lunedì 25 marzo 2013

A margine delle consultazioni...

Che il calendario delle consultazioni di questo (non ancora e forse mai)Governo fosse studiato e scrutato con un'ansia da fare invidia a quello dei Mondiali di calcio è cosa risaputa. E che, dunque, ogni strascico, appendice, microevento anche solo lontanamente affiancabile a tale "momento" della nostra vita pubblica fosse investito da significati ben più ampi di quelli che realmente aveva è fisiologico. Faremmo bene a prendere più alla leggera il 75% delle notizie che trapelano dalle agenzie politiche in queste ore...
Tuttavia esistono degli avvenimenti che val sempre la pena di osservare in modo un pochino più approfondito, perchè poi così marginali e insignificanti rischiano di non essere.

E così, ad esempio, spostati sulle consultazioni i riflettori e zittiti per un giorno o due gli sgangherati cittadini Onorevoli a 5 stelle, è il padre padrone del Movimento a spararla per tornare su quegli stessi giornali dove dice di non voler stare.
"I nostri spazi di discussione sono sotto l'attacco di Troll prezzolati (dal PD?)... Segnalate ogni abuso!". Solo adesso, forse, Grillo fa i conti con due amare verità:
1)la fascia più politicamente competente del suo elettorato è comunque piuttosto sensibile a cappellate come quelle di un Crimi o di una Gessica Rostellato qualsiasi e si fa sentire... direi anche giustamente (l'ho fatto anch'io constatando piacevolmente che non ero il solo, anzi!)
2)c'è una parte, anche consistente, dell'elettorato a 5 stelle, che vorrebbe Grillo fuor... di metafora adesso che ci sono eletti, cittadini, onorevoli e simili. Garante sì, rappresentante un po' meno, Signore e Padrone magari per niente!
Grillo caro, si chiama democrazia, che ti piaccia o no! Chi scrive non è cacca digitale, ma cittadini... molto probabilmente tuoi elettori. Occhio o il giocattolo si sfascia, pure presto!

E mentre l'Italia intera si interroga sulla "strategia a 5 stelle" per mandare inequivocabilmente aFFan... Pierluigi Bersani - e mentre, secondo LaPolis metà dell'elettorato a 5 stelle si interroga su come mandare un segnale ai propri eletti chiedendo di dare fiducia all'esecutivo che Bersani dovesse proporre - Berlusconi incassa il successo di volgarità esibito a Piazza del Popolo e rilancia. "Alfano vice di Bersani" in un governissimo con scopi e tempi precisi.
Un incubo a luci rosse degno di un redivivo Richard von Krafft-Ebing (autore del celeberrimo manuale "Psicopathia Sexualis", una enciclopedia dell'orrido, del deviato, dell'inimmaginabile).
Non c'è spazio per Porcate di questo genere. Non è immaginabile credere che il PD possa offrire spazio all'interno di un esecutivo a chi qualche giorno fa ha marciato su un Tribunale o avant'ieri ha trascinato un'orda di figuranti ad un quinto del minimo sindacale in piazza a sbraitare o esibire il peggio del berlusconismo tardoimperiale.

Spiace che a capirlo non ci riesca Delrio. Non è il momento di giocare al guastatore in trincea. Non ha alcun senso. Non mi sono mai piaciuti i discorsi sull'Unità, sui segnali di coesione... ma c'è obiettivamente un limite a tutto. Ci sarà di sicuro il momento per avviare una fase serena di discussione sulla riforma del Partito, sul ripensare linee, tattiche e strategie. Magari non ora, però. Credere di avviare un confronto usando provocazioni di questo tipo è infantile, se non peggio.
Alla stessa maniera, trovo incomprensibile il suggerimento all'apertura verso la Lega di Stefano Fassina. Se non è possibile accettare di dialogare con una forza come il PDL per le ragioni di cui sopra, non è nemmeno immaginabile mettersi a chiacchierare con gente che ha fatto della provocazione separatista, dell'insulto razzista e dello spregio a qualsiasi regola di solidarietà la propria bandiera. Mi spiace che a sbagliare sia Fassina, vista la mia ideale vicinanza ai Giovani Turchi... ma tant'è!

Se shackeriamo questi cortocircuiti con la scelta morettiana di Matteo Renzi rispetto alla Direzione Nazionale di stasera ("Vengo o non vengo? Mi si nota di più se non vengo proprio o se mi alzo ad un certo punto e me ne vo'?") è evidente che la sindrome di Tafazzi di martellarci quel che di più sensibile abbiamo così, per puro gusto masochistico, non c'ha ancora abbandonati! Renzi sarà probabilmente il nuovo candidato premier, soprattutto in caso di nuove elezioni nel brevissimo termine. Ancor più probabilmente dalla sua agenda di cambiamento del PD si dovrà passare, a Congresso. Allora, proprio per questo, dovrebbe abbandonare certi atteggiamenti puerili più che "giovani" e mostrare fattivamente e non solo a parole più rispetto per le istituzioni del Partito.

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